Diario quotidiano – I risultati in commissione finanze

Carissimi,

Il diario del M5S di Carla Ruoccoogni tanto uno sprazzo di sole. Non parlo ovviamente del clima all’esterno che sembra sfiorare i 1000 gradi, né quello all’interno di Montecitorio che, se possibile è ancora più infuocato. Parlo della grandissima vittoria che abbiamo raccolto oggi come MoVimento 5 stelle della Commissione Finanze, dato che ha visto approvare i suoi ordini del giorno, costruiti sugli emendamenti che la sottoscritta aveva costruito sulla Legge Europea e la Legge delega europea.

E’ ovvio, avremmo preferito che fossero approvati i nostri emendamenti, ma dato che la maggioranza, con il suo solito amore per il dialogo ed il confronto, ha deciso di respingerli in blocco, possiamo già ritenere un risultato eccezionale il fatto che siano stati accettate le proposte sotto forma di atti di indirizzo.

L’ordine del giorno che ho scelto di presentare come prima firmataria ha un contenuto particolarmente tecnico e forse sembrerebbe essere più interessante per qualche esperto tributarista o per i colleghi delle Agenzie fiscali da cui provengo. In realtà posso assicurarvi che è qualcosa che ha un riflesso immediato sulla vita di tanti cittadini, specie di quelli che sono abituati ad utilizzare le navi per il trasporto passeggeri. Niente a che vedere con crociere romantiche. Parliamo di coloro che magari abitano nelle isole e hanno necessità di utilizzare il traghetto, degli amici che vengono dalla Sicilia, dalla Sardegna o dalle isole minori. Ebbene, attualmente vi è un’incertezza sul regime d’iva da applicare alle cessioni di carburante per queste imbarcazioni che effettuano trasporto passeggeri. Se è chiara la normativa per ciò che riguarda la cessione in alto mare, tutto diventa molto più incerto quando si parla di acque territoriali. Questo problema, ovviamente si riverbera sul prezzo del biglietto. Non solo: rischiamo anche di andare contro alla normativa europea. E per una volta che va a vantaggio dei cittadini è il caso di rispettarla… Voi che ne pensate?

Il secondo ordine del giorno va a toccare nel vivo i proprietari di aerei privati. Com’è noto l’aeroplano è un bene di largo consumo e che rientra nel paniere Istat tra quelli di prima necessità, a fianco al pane e ai pannolini. Per la legge europea e per il Governo che l’ha redatta era fondamentale che da oggi, coloro che non tengono per più di sei mesi il loro aereo parcheggiato in Italia non paghino le tasse sul loro mezzo allo Stato Italiano ma al Paese in cui è registrato. Quindi, se avete un bel jet, da oggi basterà che vi organizziate e lo teniate per 6 mesi all’anno, magari quando non lo usate, in qualche Paese vicino dove costa meno e potrete fare a meno di pagare le tasse. L’unica speranza, per evitare che questa norma scandalosa rimanga tale, è l’ordine del giorno che abbiamo voluto e che risulta a prima firma di Azzurra Cancelleri, che anziché parametrare il periodo di sei mesi all’anno in corso, prende come riferimento i 24 mesi. Se, infatti, è possibile usare il jet privato 6 mesi all’anno, lasciandolo gli altri mesi in qualche hangar svizzero per eludere il fisco, più difficile è utilizzarlo solo 6 mesi in 2 anni.

C’è, last but not least, l’ordine del giorno a firma di Daniele Pesco, per migliorare i controlli sulle transazioni internazionali relative ai money transfer. Nessun aggravio di burocrazia per il cittadino: si chiede soltanto ai gestori del servizio di mantenere copia delle transazioni e di renderle disponibili, se richieste, per i controlli fiscali. Dato che la legge europea interveniva solo per le somme sopra ai 15mila euro, soglia stabilita dalla normativa italiana anti-riciclaggio al di sopra della quale scatta la segnalazione, abbiamo ritenuto opportuno non trascurare le somme al di sotto di questa cifra. D’altra parte molti casi di evasione, anche di grossa entità, sono state effettuate attraverso piccolissime transazioni all’estero effettuate da una pluralità di prestanome, che hanno reso molto complicato per le autorità competenti ricostruire i flussi di denaro e il giro di riciclaggio. Da oggi, se si applicherà quanto previsto nell’ordine del giorno, questo tipo di operazioni, compiute spesso dalla criminalità organizzata di matrice straniera, sarà molto più complicato.

Tutto questo, nonostante le piccole soddisfazioni che abbiamo raccolto, non può cancellare però il parere estremamente negativo sull’atteggiamento che il Governo e la maggioranza continuano a tenere nei nostri riguardi. E lo dico chiaramente: la Legge europea e la legge di delegazione europea potevano essere profondamente migliorate. Se volete saperne di più, dedicate qualche minuto al mio intervento che trovate qua sotto!

Buona serata a tutti voi!

Carla

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Una risposta a Diario quotidiano – I risultati in commissione finanze

  1. maurizio ha detto:

    Le aziende in Italia non possono sopravvivere,
    lo dice a.d della Fiat.
    No possono essere competitive,lo dice il ministro
    Giovannini.
    Io proporrei di scambiare i ruoli,e dopo l’esperienze dei due a ruoli invertiti,richiamarli e ascoltare i loro pareri.
    Chi cambiera’parere???Ma la cosa piu’importante
    saranno capaci a gestire i nuovi ruoli?????
    Io penso di no.Il problema e’che ognuno pensa ai propri tornaconti,non curandosi dei problemi in
    generale.

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