Ci risiamo.
Renzi e il suo Governo non sono fortunati con le percentuali !
Dopo il 3% dell’ultimo “salva-Berlusconi” nel decreto sulla delega fiscale, il M5S scopre un’altra magagna governativa, questa volta in materia di “falso in bilancio”.
Negli emendamenti governativi presentati al “pacchetto anti-corruzione” in esame al Senato, Renzi ci vuole far credere di aver reintrodotto il reato di FALSO IN BILANCIO, addirittura inasprendo le pene, ma ci siamo accorti che vengono mantenute le soglie di non punibilità già introdotte dal governo Berlusconi nel 2002 e che hanno di fatto, da allora, svuotato completamente la portata punitiva della norma (art. 2621 c.c.).
Il Governo non vuole rendere punibili, infatti, le falsificazioni o omissioni dei bilanci delle società nei casi in cui vi sia una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5% o una variazione del patrimonio netto non superiore all’1 per cento.
Praticamente un invito con la garanzia dell’impunità per i vertici societari che potranno continuare a falsificare i bilanci facendo ben attenzione a queste soglie, magari costituendo fondi neri destinati ad alimentare la corruzione che a parole il Governo intende combattere.
Esempio: se una società ha 1 miliardo di euro di fatturato, al lordo delle imposte, si potrà commettere un falso in bilancio pari a 5 milioni di euro senza essere penalmente perseguibili.
Sbagliamo davvero nel pensare che anche questo fa parte degli oscuri accordi fra Renzi e Berlusconi ?
Di chi sarà stata questa volta la “manina” ?
In attesa della prossima confessione, daremo dura battaglia in Commissione Giustizia perché non passi questa ennesima porcata.
L’Onestà deve tornare di moda !